Produzione artistica


Mirmica, sino a oggi, ha operato al di fuori del sistema di produzione e distribuzione legato al finanziamento pubblico, anche se a volte in stretta collaborazione con esso. 
Per scelta non ha una direzione artistica, né si riferisce a figure carismatiche che indicano all’associazione una via estetica privilegiata, non ha una compagnia stabile, perché al momento questo sembra il modo migliore per garantire uno spazio dove le diverse esperienze che costituiscono l’associazione possano esprimersi senza essere assoggettate a giudizi di valore che definiscono scale di importanza e di priorità assoulte.
Oltre a questo, il teatro e le performance realizzate dai progetti di Mirmica si esprimono spesso fuori dai teatri, in luoghi non convenzionali, diffusi nei territori.
Tutte queste caratteristiche riflettono la sua storia, che nasce nel teatro sociale.
 
Nonostante questo, alcuni progetti di ricerca e produzione artistica professionale hanno trovato in Mirmica un ambiente adatto per svilupparsi nella loro fase embrionale, oppure uno spazio gestionale utile a mantenere un’autonomia creativa nel dialogo con altri enti, o anche solo un sostegno nelle attività amministrative durante la fase di distribuzione.

Altre volte, alcuni progetti nati in contesti sociali, hanno prodotto spettacoli in grado di essere distribuiti in molte situazioni convenzionali e non convenzionali, “senza etichette”.

Mirmica è molto contenta di queste collaborazioni, perché considera che il creare connessioni fra il teatro professionistico e il teatro partecipativo e sociale sia vitale per entrambi i fronti, nell’ottica di evitare i rischi di autoreferenzialità e coltivare il linguaggio e un dialogo fra la ricerca artistica e la società.

Mirmica propone agli artisti responsabili di alcune produzioni, di immaginare progetti che possano integrare, ogni volta in modo specifico, la propria ricerca: ad esempio con laboratori per la cittadinanza, incontri con altri gruppi o artisti, pratiche di accompagnamento culturale, oppure progettando giornate di formazione dedicate a operatori di enti toccati dai temi dello spettacolo.
 
Ciò a volte rende i confini dei “prodotti”, siano spettacoli o audiovisivi, più fluidi e integrati con i contesti incontrati di volta in volta.