Un' (altra) breve storia di un processo di adattamento: Mirmica Developing Body Mind Practices - Erasmus+ e le sue ricadute locali

Ovvero come un progetto europeo può continuare a essere generativo anche durante un lockdown: un piccolo ciclo di ricerca e autoformazione - innovazione - disseminazione nei contesti.

 


La primavera 2020 doveva essere mobile. E così l'inizio dell'estate.

Dovevamo partire, in tanti: andare in Spagna, Germania, Olanda. Dovevamo incontrare i partner del progetto Erasmus+ Mirmica Developing Body Mind Practices e seguire i loro corsi e traning sullo sviluppo di pratiche somatiche: due corsi in Body Mind Centering (uno sul Sistema di sviluppo Ontogenetico, un altro sul Sistema Endocrino) e un corso sull'integrazione tra corpo e movimento.

Era una ricerca già avviata da qualche mese: qualcuno di noi era già stato in Germania a seguire un corso di BMC in Basic Neurocellular Patterns - lo studio degli schemi di movimento che fanno parte dello sviluppo motorio del bambino nei suoi primi 9 mesi di vita. Un'esperienza ricchissima, che stava già avendo delle ricadute nelle nostre pratiche di tutti i giorni, come formatori e come performer.

Eravamo felicissimi. 

Poi è arrivato quello che sappiamo, e ovviamente tutto si è stravolto.

Le mobilità di marzo, aprile, giugno sono state sospese. Ma sospese non vuol dire annullate. Abbiamo deciso che avremmo fatto di tutto perché le cose potessero continuare, ed essere riprogrammate in periodi più sicuri. E qui, già dai primi giorni, sono arrivate le prime sorprese: in realtà ci trovavamo su un terreno costellato di piccole luci, che poco a poco hanno iniziato ad accendersi e a illuminare tutto intorno.

Appena scattato il lockdown, abbiamo riunito tutti i partecipanti al progetto in una call online: in tutto 18 persone, fra formatrici/tori teatrali e del movimento, operatrici/tori culturali, attrici e attori, cantanti e musici, pedagoghe/i, educatrici/tori, performer. L'idea era di iniziare a condividere internamente l'esperienza vissuta in Germania dal primo gruppo di partecipanti, riflettere insieme sul da farsi di fronte a questa grande situazione di incertezza, iniziare a porre le basi per le prime disseminazioni locali e l'esplicitazione di punti condivisi di ricerca.

E' stata una prima giornata intensa, ricca, partecipata. Abbiamo lavorato provando a inventarci nuovi metodi online per condividere le pratiche somatiche: come possiamo mettere in relazione i nostri corpi nella distanza? Questo ovviamente sarebbe diventato un tema comune a molte persone che lavorano con il corpo, per i mesi a seguire. Ma ancora forse non ne avevamo la consapevolezza. Eppure da quella giornata sono nate moltissime cose, tantissime piccole luci.

Come prima cosa è nato un "Serpentone di pratiche": la voglia di muoversi, di capire come tenere il corpo attivo e ricettivo pur nel chiuso delle nostre case e con tutto quel portato emotivo; la necessità di condividere una ricerca e di trovare nuove forme di adattamento e flessibilità; il desiderio di provare a costituire un gruppo di lavoro che gettasse le basi per creare qualcosa di più solido nel futuro - e per guardare insieme al futuro in una prospettiva non esclusivamente pessimista e distruttiva... tutto questo, e probabilmente altro ancora, ci ha spinto a inventarci dei sistemi per creare dei dispositivi di condivisione di pratiche e di ricerca a distanza. Ne sono nati dei format interconnessi video, audio e in generale multimediali su pratiche di riscaldamento vocale, Dance-Ability, Tai Chi, danza, composizione performativa, movimento, allenamento all'ascolto di sé. 

E non è finita qui.

Alcuni di questi prodotti sono stati poi utilizzati anche al di fuori di questo gruppo. I formatori hanno permesso di diffondere i format anche presso i gruppi con i quali Mirmica stava lavorando, continuando a portare avanti azioni di laboratori a distanza. In particolare, alcune proposte audio e video sono diventate dei veri e propri moduli di formazione utilizzati con alcuni gruppi di laboratori teatrali declinati in quel periodo online, afferenti ai servizi di sostegno alla disabilità di Cusano Milanino (in collaborazione con l'Azienda Speciale Insieme per il Sociale e l'Associazione Sorriso); e con il gruppo degli Apprendisti Teatrali (nel contesto del progetto InGIOCO, sostenuto anche da Fondazione Comunitaria Nord Milano e Otto per Mille Valdese, in collaborazione con i servizi di sostegno al disagio psichico di Garbagnate Milanese), da cui poi è nata una creazione audio partecipata, Bibliofonie, che a breve sarà fruibile online.

E ancora, continuando a parlare di piccole luci che si illuminano sul territorio: in questi progetti locali sono stati coinvolti alcuni professionisti che lavorano in altri contesti legati alla disabilità, in altre zone della regione; colpiti dall'efficacia delle proposte, hanno chiesto di poter riutilizzare i moduli di formazione sulla voce e di movimento anche con i loro utenti e operatori psicosociali. In particolare, un formatore ha diffuso le formazioni online presso gli utenti della cooperativa Il Seme, con cui Mirmica ha già collaborato in passato.

Contemporaneamente, un piccolo sottogruppo di formatori partecipanti al progetto europeo ha iniziato autonomamente a incontrarsi per sviluppare un percorso di ricerca sulle pratiche corporee legate agli interventi per i bambini dai 3 ai 6 anni e per i loro educatori. L'idea è di creare una piccola proposta da realizzare in autunno, come esperimento di disseminazione in presenza per una fascia di utenza nuova. 

Infine, un altro gruppo di formatori e performer ha intrapreso una ricerca sperimentale sul versante performativo, con l'invenzione di un format dal nome "Campi Sensibili", che deriva proprio dalla domanda: come si può stare insieme e praticare attività di ricerca fisica e performativa in tempi di distanziamento fisico e sociale? ... ci si ritrova in un parco o un giardino, all'aria aperta, collegati via Zoom tramite il proprio device; e insieme, in modo fluido, si condividono via audio pratiche di movimento, di allenamento dello sguardo, dell'ascolto, della possibilità di comporre insieme in uno spazio pubblico. Chiunque può proporre, chiunque può partecipare: con un invito a muoversi e ad ascoltarsi in un certo modo, o condividendo come si sta e cosa si sta provando, oppure ancora con un testo, un canto, una poesia. E da queste sperimentazioni stanno già nascendo delle proposte da rivolgere a un pubblico variegato, per la diffusione di nuovi format di partecipazione culturale.

 

Insomma, tante cose. Quasi paradossalmente, il progetto europeo, nel suo momento di fermo, in realtà ha messo in moto moltissime risorse e reazioni a catena a livello territoriale, implicando più di un ambito in cui Mirmica lavora: Diversità e Integrazione, Giovani e Scuole, Creazione artistica partecipativa.

 

Oggi, 27 luglio 2020, veniamo a sapere che una delle formazioni che avevamo riprogrammato per il mese di luglio di nuovo sarà sospesa, perché doveva svolgersi in Spagna dove la situazione sta nuovamente peggiorando. Nel frattempo, monitoriamo ogni giorno l'andamento della situazione per capire cosa succederà nelle prossime settimane. Ancora una volta, quindi, ci troviamo a testare la capacità di adattamento del progetto e dei partecipanti coinvolti.

D'altra parte non possiamo fare altro: passo dopo passo, staremo in ascolto e reagiremo quel che succederà, come sempre. Ma siamo (quasi) certi che su questo terreno altre lucciole prenderanno forma.